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domenica 31 maggio 2020

La giornata di Luigi XIV (il "Re Sole")

Prima del 1682, il palazzo in cui risiedeva il re di Francia era quello del Louvre, in pieno centro di Parigi, mentre ogni aristocratico disponeva di una propria residenza. 
Luigi XIV ordinò la costruzione di una nuova amplissima sede reale situata a Versailles,  un borgo di circa 6.000 abitanti, situato a circa 25 km di distanza dalla capitale. Lo scopo che il sovrano si prefiggeva era quello di allontanare i nobili dai loro feudi, obbligarli ad abitare nello stesso luogo e quindi tenerli più facilmente sotto controllo. 
Gli edifici della nuova reggia occupano più di 60mila metri quadrati, i laghetti e gli spazi verdi destinati alle passeggiate degli aristocratici ma anche all'irrinunciabile passatempo della caccia si estendono su circa 8mila ettari. Ogni giorno i membri della corte sono obbligati a partecipare insieme al sovrano alle iniziative in programma giorno per giorno, dalle cavalcate alle escursioni in barca sugli specchi d'acqua. 
Scriveva il filosofo Henri de Saint Simon, a proposito della giornata di Luigi XIV:   "Con un calendario e un orologio si poteva dire con esattezza, anche stando a decine di chilometri di distanza, che cosa facesse il re in quel momento".
Il re veniva svegliato alle 8.30 in punto dal Primo Cameriere Personale. Gli ufficiali di camera lo vestivano. Si passava alla colazione, cui assistevano circa cento persone severamente selezionate per godere dello spettacolo.  Alle 10 era prevista la messa. 
Perché Parquet - doser
Versailles: la galleria degli specchi
Nella Galleria degli specchi si formava un corteo di aristocratici. Nella cappella di Versailles si svolgeva la funzione religiosa. Verso le 11 Luigi XIV assisteva alle riunioni ristrette dei ministri, alla fine delle quali egli comunicava le sue decisioni.
Alle 13 era previsto il pranzo, al quale assistevano tutti i membri della corte. Nel pomeriggio, sempre accompagnato dai cortigiani e dalle dame di corte, il re passeggiava nell'immenso parco di Versailles o si dedicava alla caccia. Verso le 18, nuova riunione con gli alti funzionari.
Alle 22 era prevista la cena solenne, che si svolgeva su una sorta di palcoscenico, di fronte a un folto pubblico. Numerose erano le portate, ma il re si limitava ad assaggiare qualche boccone di ognuna di esse.  Alle 23.30, sempre con la partecipazione di cortigiani e valletti, il sovrano si coricava.
La vita del re era di fatto un ininterrotto spettacolo. Questa  scelta lo condannava a poter godere di pochi momenti di effettiva riservatezza ma al tempo stesso lo poneva su un piedestallo, trasformandolo  in una sorta di divinità onnipresente e onnisciente. 
Mentre Luigi XIV visse fino a 77 anni,  i suoi sei figli legittimi morirono tutti prima lui, e lo stesso accadde a nove dei suoi sedici figli illegittimi.
Il trono passò al pronipote duca d'Angiò. che assunse il nome di Luigi XV.

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